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Redazione ASPA

Alpaca: conosciamo meglio la specie Vicugna Pacos allevata anche in Italia


L'allevamento degli alpaca in Italia è in continua crescita da quando la specie è stata introdotta sul territorio, ormai 30 anni fa. Ma la ricerca su questa specie, sui risultati del suo adattamento e sulle sue condizioni di benessere, è purtroppo molto indietro se non quasi inesistente, causando ovvie problematiche per coloro che vogliono migliorare le loro condizioni di vita. Scopriamo di più su questa specie e le sue caratteristiche.


L’introduzione e la riproduzione di specie esotiche devono essere gestite con attenzione. È necessario considerare la capacità delle specie di adattarsi a diversi climi e fonti nutrizionali, nonché il rischio di esposizione ad agenti patogeni sia per le specie residenti che per quelle introdotte. I Camelidi (Ordine Artiodactyla, sottordine Tylopoda, rappresentato da diverse specie, come cammello, dromedario, lama, alpaca, guanaco, vigogna) rappresentano popolazioni esotiche per l'Europa; in Italia, tuttavia, vengono allevati e sono soggetti, come tutte le altre specie zootecniche, a provvedimenti di legge, finalizzati alla loro iscrizione nella Banca Dati Nazionale (BDN) (DM 2 marzo 2018).


Per la realtà europea l’allevamento dei camelidi rappresenta una “novità”, introdotta solo a metà degli anni ’90, mentre, al contrario, in Sud America è una tradizione più antica. La popolazione europea più numerosa è segnalata in 35.000 alpaca che vivono in Gran Bretagna. Sin dalla loro domesticazione, avvenuta circa seimila anni fa, lama e alpaca hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, essenziali fonti di sostentamento per le popolazioni andine: l'alpaca allevato per produrre fibre e carne pregiate, e il lama come animale multifunzionale ( fibre, carne, trasporti, pelle e letame).


Per quanto riguarda gli alpaca, su una popolazione di circa 3 milioni di capi presente in Sudamerica, oltre il 96% vive tra Perù e Bolivia. Le prime notizie sull’allevamento dell’alpaca in Italia risalgono alla fine degli anni ’90. Da allora le mandrie di camelidi, in generale, e di alpaca in particolare, hanno conosciuto un incremento esponenziale. Bittante riferisce che nel DAD-IS della FAO i camelidi non erano registrati in Italia, anche se il numero delle mandrie di alpaca sta lentamente crescendo.


Attualmente, sulla base dei dati forniti dalla BDN, gli allevamenti di camelidi più diffusi in Italia sono quelli di alpaca (687), seguiti da lama (334), cammelli (64), dromedari (26), guanachi (5) e vigogne ( 2). (https://www.vetinfo.it/j6_statistiche/#/). Il numero delle teste di alpaca non è riportato, ma una stima approssimativa indica circa mille (https://www.pubblicitaitalia.com/carne/prodotti/eurocarni/2010/5/9790).


L'adattamento di una specie esotica può essere monitorato attraverso la valutazione delle caratteristiche morfologiche degli animali e il calcolo delle loro curve di crescita, anche in relazione ai valori espressi dagli animali allevati nelle loro aree di origine. Ad oggi sono poche le ricerche che valutano l'adattamento dell'alpaca all'ambiente italiano; allo stesso modo, per quanto riguarda le razioni alimentari adottate nel nostro Paese, queste potrebbero essere lontane dai reali bisogni degli animali.


Gli alpaca potrebbero mostrare un ridotto adattamento a condizioni ambientali attraverso un'alterazione della loro crescita, essendo il risultato di carenze nutrizionali (ad esempio per l'incapacità di sfruttare appieno risorse foraggere diverse da quelle abituali, problemi di appetibilità e digestione, e l'adozione di razioni errate in relazione ai fabbisogni degli animali) o problemi di termoregolazione (es. utilizzo extra di energia alimentare per il mantenimento o la dispersione del calore corporeo e non per la crescita).



Gli obiettivi di questa ricerca sono stati, quindi, i) valutare le caratteristiche morfologiche degli alpaca allevati nel nord Italia, ii) calcolare le curve di crescita e iii) proporre equazioni per la stima del peso vivo attraverso misurazioni somatiche.


Conclusioni e prospettive future

Tra i camelidi, gli alpaca hanno assunto il ruolo di specie più allevata in Italia. Pertanto, qualsiasi studio sull'adattamento di questa specie alle condizioni ambientali italiane deve essere considerato di fondamentale importanza, mirando ad una migliore gestione e benessere animale.


È necessario per il futuro condurre ulteriori studi per valutare l'adattamento degli animali anche ad altri ambienti e per dare un impatto economico più forte a questo tipo di allevamento.


 

Fonti:

Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "Body measures, growth curves and body weight prevision of alpacas (Vicugna pacos) reared in Italy" consultabile in versione integrale presso l'Italian Journal of Animal Sciences al seguente link:

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