È finalmente iniziato il 25° Congresso ASPA a Torre Cintola (Monopoli) e non si è perso nemmeno un minuto tra i partecipanti per condividere i più recenti studi e dati in tema di Scienze e Produzioni Animali. Vediamo nel dettaglio gli highlights della giornata di apertura.
Il 25° Congresso ASPA ha appena preso il via a Torre Cintola (Monopoli) e siamo già entrati nel vivo dell'appuntamento più atteso dai nuovi e vecchi soci dell'Associazione. Dal primo pomeriggio sono iniziati i primi interventi da parte dei membri e ospiti dell'evento, che hanno acceso subito il dibattito e confronto attorno alle tematiche delle Scienze e Produzioni Animali.
I primi temi affrontati hanno riguardato rispettivamente:
1. Chicken Biodiversity
2. Enviromental Footprint
3. Advances in the dietary feed supplementation
1.Chicken biodiversity
Tema importante e sempre più al centro del dibattito, la biodiversità avicola interessa non solo il settore della ricerca, ma anche quello delle produzioni animali. Ciò che immediatamente emerge dalle prime battute è la difficoltà di censimento per le varie razze avicole in quanto i contatti tra i vari settori di ricerca e produttivi risultano piuttosto complessi da stabilire e soprattutto da mantenere nel tempo.
Situazione che diventa ancora più complessa quando si parla di tacchini e del loro censimento, sacrificando così la diversità genetica e la possibilità di realizzare studi approfonditi sulla popolazione e sulle varietà genetiche.
Quali possono essere le prospettive future?
Va innanzitutto raccontato il Progetto Tubavia, il quale ha dato l'avvio alla criobanca italiana per la salvaguardia delle specie di polli, e per le politiche del futuro sarà importante spingere per la realizzazione di azioni volte alla differenziazione genetica.
2.Enviromental Footprint
Vi sono numerosi studi dedicati alla diminuzione dell’impatto ambientale degli allevamenti, e a come poter migliorare l’efficienza produttiva per diminuire la carbon footprint selezionando il nutrimento migliore per gli animali.
Ma quali sono le rilevazioni più interessanti ottenute rispetto alla letteratura esistente in diverse zone d’Italia?
Apre il dibattito il Professor Primi, il quale sottolinea come circa il 38% dell’area investigata è sottoposta ad un trend evolutivo, che può comportare diversi svantaggi, tra cui la diminuzione dei paesaggi aperti e l'aumento della forestazione che genera come conseguenza un calo di biodiversità paesaggistica e animale.
Come migliorare questa situazione complessa?
Un primo passo, suggerisce il Professor Primi, potrebbe essere quello di reintrodurre il pascolamento così da poter arginare e controllare in maniera naturale le aree interessate, senza ricorrere a metodi impattanti per l'ambiente.
Ha continuato il dibattito il Professor Marchesini, il quale ha focalizzato l'intervento sulla digeribilità e l'effetto della selezione da parte degli animali, sottolineando un fattore centrale, ossia l'ingestione e digeribilità dell’alimento per l’animale sono fattori chiave per ottenere un miglioramento nella produzione animale.
Tra i tanti interventi ha avuto particolare rilievo quello della Prof.ssa Fatica, incentrato sulla Carbon Footprint che viene oggi legata alla gestione degli animali, della loro dieta e delle loro deiezioni. Si stima, ad esempio, che l’allevamento estensivo riduce del 50% l’impatto ambientale, aumentando però la produzione di ossidi di azoto, e se si pensa alla produzione di latte, questo allevamento risulta essere più impattante per chilo di proteina di latte prodotto. La ricerca nel settore prosegue senza sosta e i dati emersi mostrano i punti di forza e debolezza di ciascun allevamento.
3. Advances in the dietary feed supplementation
Tema altrettanto importante per le Scienze e Produzioni animali, anche quello dedicato ai miglioramenti in ambito di supplementi alimentari per gli animali da pascolo è al centro dell'interesse dei ricercatori non solo italiani, ma anche internazionali. Tra le varie presentazioni dei dottorandi ha spiccato quella dedicata alla somministrazione dei semi di canapa alimentari e gli effetti che questi possono avere sulle performance degli animali da pascolo.
I risultati mostrati sono nettamente positivi, nonostante resti al centro la seguente domanda: i semi di canapa alimentari possono venire considerati una valida alternativa sostenibile, meno impattante e che non comprometta i valori nutritivi dei prodotti alimentari? Trattandosi di un primo approccio sperimentale i dati sono sì promettenti, ma da considerarsi ancora piuttosto nuovi nel panorama delle ricerche - solo quelle complementari e successive sapranno dare un risultato più definitivo.
Si sta tenendo proprio ora la cerimonia di apertura del Congresso e i partecipanti si alterneranno sul palco per raccontare i 50 anni dell'Associazione, i passi avanti compiuti dalla Ricerca, e le prospettive future del settore.
Qui tutte le informazioni per partecipare al Congresso:
Il Congresso e i vari speech verranno trasmesso live nel canale Facebook ufficiale:
La sede di Torre Cintola è il luogo ideale dove condividere serenamente esperienze scientifiche e umane, celebrare i 50 anni della nostra Associazione, incontrarsi e favorire la crescita professionale di giovani ricercatori e creare nuove opportunità per molte generazioni di ricercatori italiani di scienze animali.
Vi aspettiamo quindi al 25° Congresso ASPA “Scienze della produzione animale: innovazioni e sostenibilità per le generazioni future”, e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti.
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