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Redazione ASPA

Insetti arricchiti al selenio: la nuova frontiera della dieta per gli animali da allevamento?

Aggiornamento: 16 mar 2022


Quando si parla di alimentazione per gli animali da allevamento si può notare come sempre più ricerche si orientino sull'analisi di fonti alternative, come gli insetti in questo caso. Se arricchiti di selenio, poi, i risultati si mostrano davvero sorprendenti. Vediamo i risultati dell'ultima ricerca pubblicata sul "Journal of Insects as Food and Feed".


Gli insetti hanno mostrato un grande potenziale come ingredienti alternativi nella dieta degli animali da allevamento, giustificato dal loro valore nutrizionale (sono una ottima fonte di proteine, grassi, vitamine e minerali) documentato nella letteratura scientifica. Gli insetti sono naturalmente in grado di accumulare determinati nutrienti come acidi grassi essenziali (per lo più ω3 e ω6) e minerali.


Di recente l'Unione Europea ha approvato il Tenebrio Molitor, o verme giallo, come alimento sicuro, ed è stata la prima tipologia di cibo a base di insetto approvato mentre altri 11 attendono ancora la valutazione di sicurezza da parte della Commissione preposta. L'inserimento degli alimenti a base di insetti è stato analizzato nel contesto delle diete dei carnivori, degli onnivori a base di pesce e della del bestiame e dei crostacei.


Nel 2017 il BFS è stato approvato come materiale per l'alimentazione dei pesci da allevamento, mentre dal 17 Agosto 2021 con il Regolamento della Commissione (EU) 2021/1372, l'utilizzo delle proteine derivate dagli insetti è stata concessa anche nei pollami e negli allevamenti suini. A seconda del mezzo di alimentazione, le larve BSF (BSFL) possono considerarsi una buona fonte di proteine, lipidi, vitamine e minerali essenziali. Il Selenio è un elemento essenziale sia per gli uomini che per gli animali in quanto è responsabile per il funzionamento di diversi sistemi enzimatici, rendendolo così un micro-nutriente necessario.


Gli insetti sono naturalmente in grado di accumulare determinati nutrienti come acidi grassi essenziali (per lo più ω3 e ω6) e minerali. Questa caratteristica potrebbe essere utilizzata per la produzione di insetti bio-fortificati con selenio (Se). Questa soluzione potrebbe rappresentare una preziosa alternativa, ad esempio, all'aggiunta di Se nei mangimi o semplicemente un via per lo sviluppo di additivi o “specialità” per mangimi premium. Poiché la biodisponibilità e la tossicità del Se dipendono dalla specie presenti nella dieta, un recente studio ha valutato il tenore di Se nelle prepupae di Hermetia illucens (BSF) esposte a diversi tipi di substrati. In generale gli insetti esposti a substrati con Se hanno accumulato 3 volte più selenio rispetto ai controlli.




Le analisi sulle diverse specie di Se hanno mostrato che la selenometionina (SeMet), la forma in cui il selenio entra nelle proteine, era la maggiore specie presente. Nel gruppo di prepupae alimentate con la dieta fortificata di selenite, SeMet rappresentava il 54% del Se totale. Inoltre, i livelli di SeMet erano più alti nel gruppo Se rispetto al gruppo di controllo, indicando che le prepupe BSF sono in grado di convertire Se inorganico in Se organico.


Nel complesso, lo studio mostra che gli insetti possono organicare il selenio inorganico del substrato diventando loro stessi una fonte di Se organico per mangimi e alimenti.


 

Fonti:

L. Ferrari, V. Sele, M. Silva, P. Bonilauri, F. De Filippo, F. Selmin, R. Ørnsrud, L. Pinotti, M. Ottoboni, 2021. Biofortification of selenium in black soldier fly (Hermetia illucens) prepupae reared on seaweed or selenium enriched substrates, Journal of Insects as Food and Feed: 1 – 14. https://doi.org/10.3920/JIFF2021.0153


A cura di:

Ferrari Luca, Matteo Ottoboni, Luciano Pinotti

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