
L'apicoltura di precisione è un'attività molto importante tra le scienze animali. Non solo si tutelano gli impollinatori, ma anche la biodiversità dell'ambiente. Inoltre, si ha un "termometro" naturale dello stato di salute del territorio, che può aiutare a intercettare le variazioni e agire per tempo per rendere più efficiente l'attività di apicoltura. PHENO.BEE ha aperto a febbraio i lavori per sviluppare possibili soluzioni innovative indirizzate verso una maggiore resilienza alle avversità apistiche. Di seguito l'approfondimento sull'evento.
Il 14 Febbraio 2025, alle ore 15:00, presso l'Aula Blu del dipartimento DAFNE, Università della Tuscia, a Viterbo, si è tenuto il workshop di apertura lavori del progetto PHENO.BEE.
Il Progetto è finanziato dal MASAF nell’ambito del Sottoprogramma Apistico Nazionale 2025 ed è promosso nel centro Italia dal Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (UNITUS-DAFNE) e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. CAPORALE” (IZS-AM), in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Protezione Sostenibile delle Piante (CNR-IPSP), propone l’approccio fenomico, coadiuvato dal ricorso alle nuove soluzioni tecniche e ai sistemi per apicoltura di precisione, in chiave d’innovazioni per la riduzione ed il controllo di alcune criticità del settore apistico, con l’intento di valutare e sviluppare possibili soluzioni innovative indirizzate verso una maggiore resilienza alle avversità apistiche (varroa e altri parassiti, virus e altri patogeni) ed alle condizioni meteoclimatiche avverse (stagioni anomale, ritorni di freddo, effetti sulle fioriture e la produzione di nettare/polline etc.).
Potete consultare il documento su: "Le nuove prospettive per la selezione di Colonie di api del Centro Italia" pubblicato da UNITUS.
Di seguito potete consultare anche la locandina dell'evento del 14 febbraio.
Comentarios