Le sfide che si prospettano per il nostro futuro in ambito zootecnico e alimentare sembrano sempre più impegnative. La ricerca di nuovi sistemi di produzione alternativi e/o complementari a quelli tradizionali puntano a migliorare efficienza, qualità e impatto della produzione con l'utilizzo di nuove risorse. Questo studio ha approfondito il ruolo che gli insetti possono svolgere sia come mangimi che come alimenti, confrontando le larve di tre specie differenti. Vediamolo insieme.
Le stime della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) prevedono che nel 2050 ci saranno circa nove miliardi di persone nel mondo. Anche se negli ultimi decenni la produzione alimentare è aumentata, è urgente e necessario cambiare gli attuali sistemi di produzione di mangimi e alimenti puntando non solo sull'efficienza e sul miglioramento della produzione, ma anche guardando a nuove risorse.
Gli insetti potrebbero rappresentare un'opportunità concreta per rispondere a queste problematiche rappresentando un mangime e un alimento ad alto valore nutritivo e a basso impatto ambientale. Infatti, se confrontati con gli allevamenti convenzionali, gli insetti presentano preziosi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale: basse emissioni di gas serra, utilizzo del suolo e basso consumo di acqua. Un altro vantaggio dell'allevamento degli insetti è la possibilità di nutrirli con sottoprodotti alimentari ed ex prodotti alimentari, prodotti secondari dell'agricoltura secondo il concetto di economia circolare. Pertanto, gli insetti sono considerati una soluzione commerciabile per ridurre gli sprechi alimentari, grazie alla loro capacità di bio-conversione.
Per questi motivi, gli insetti hanno acquisito un grande interesse per la produzione di mangimi e alimenti, aumentando l'importanza della ricerca sia nel settore pubblico che in quello privato e inducendo cambiamenti nella legislazione dell'UE. Grazie al regolamento della Commissione Europea 2021/1372 del 17 agosto 2021, l'uso di sette specie di insetti processati in proteine animali (processed animal proteins - PAP) è stato autorizzato nell'UE come mangime per pollame e suini, mentre in precedenza le PAP di questi insetti erano autorizzate solo nei mangimi per acquacoltura dal regolamento della Commissione 2017/893.
Recentemente, l'elenco degli insetti autorizzati è stato aggiornato a otto specie con l'aggiunta di Bombyx mori (Baco da seta, Regolamento della Commissione 2021/1925). Una delle specie più studiate è il Tenebrio molitor, noto come Baco della farina; l'interesse per questo insetto è aumentato negli ultimi anni perché è ricco di proteine, con un profilo aminoacidico paragonabile alle farine di pesce e di soia. Il valore nutritivo delle larve di Tenebrio molitor può essere modificato utilizzando diversi substrati, come ad esempio vecchi alimenti, dimostrando un'elevata plasticità.
Altre due specie di insetti appartenenti alla famiglia dei Tenebrionidi hanno mostrato caratteristiche interessanti: Alphitobius diaperinus, noto comunemente come "verme della farina minore", e Zophobas morio, noto come "super verme". Inoltre, i vermi della farina e i vermi della farina minori potrebbero essere impiegati per la produzione di PAP nell'UE.
Inoltre, il tema degli insetti come alimento è in crescita in Europa e nel mondo. Grazie al Regolamento della Commissione 2283/2015, nuove risorse alimentari, chiamate novel food, possono essere valutate e commercializzate nell'UE. Al momento, sei richieste di nuovi alimenti che riguardano gli insetti sono state valutate positivamente dall'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Due delle sei richieste autorizzate riguardano i vermi della farina, mentre una prende in considerazione l'impiego di larve di verme della farina minore. Altre nuove applicazioni alimentari per gli insetti sono ancora in corso. Al contrario, le larve di Zophobas morio non sono state elencate tra le specie autorizzate come PAP né sono state presentate fino ad oggi nuove applicazioni alimentari per questo insetto.
Dal punto di vista nutrizionale, questi insetti rappresentano un'eccellente fonte di proteine. Alcuni studi hanno dimostrato che Tenebrio molitor, Zophobas morio e Alphitobius diaperinus hanno un contenuto proteico pari rispettivamente al 19,1%, 20,7% e 20,6% in peso vivo. In un altro studio, è stato osservato che Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus hanno mostrato valori più elevati di contenuto proteico, rispettivamente 63% e 60% sulla sostanza secca (DM), rispetto a Zophobas morio (39%).
D'altra parte, i super vermi erano più ricchi di lipidi (39% sulla sostanza secca) rispetto ai vermi della farina (17% sulla sostanza secca) e ai vermi della farina minori (29% sulla sostanza secca).
Purtroppo, queste ricerche non hanno accoppiato la dieta degli insetti, in uno studio hanno alimentato Tenebrio molitor e Zophobas morio con materiali organici di scarto, evidenziando che l'alimentazione con diete povere di nutrienti ha determinato una minore concentrazione di proteine e di grassi nelle larve.
Anche i lipidi (grassi) degli insetti rappresentano un ingrediente interessante da utilizzare nella formulazione di mangimi e alimenti. Ad esempio, il profilo degli acidi grassi dei vermi della farina si è rivelato molto interessante in relazione al suo alto contenuto di acido oleico, α-linolenico e palmitico e potrebbe essere adatto come olio da tavola e come ingrediente per mangimi.
I dati della letteratura evidenziano una grande plasticità degli insetti, sia in termini di capacità di bio-convertire un'ampia gamma di substrati, sia in termini di suscettibilità alla composizione chimica della dieta. Inoltre, nel frattempo le larve di Tenebrio molitor sono state ampiamente studiate, la disponibilità di caratterizzazione chimica delle larve di Alphitobius diaperinus e Zophobas morio è ancora molto bassa e non completa. Inoltre, oggi mancano dati sulle diverse risposte delle specie Alphitobius diaperinus, Tenebrio molitor e Zophobas morio nelle stesse condizioni di allevamento.
Pertanto, lo scopo principale di questo studio è stato quello di confrontare le larve di queste tre specie di insetti (Alphitobius diaperinus, Tenebrio molitor e Zophobas morio) allevate nelle stesse condizioni ambientali e alimentate con gli stessi substrati. Le larve sono state poi analizzate per la determinazione dei loro valori nutrizionali e di sicurezza come composizione prossimale, profilo degli acidi grassi, contenuto di antiossidanti e parametri microbiologici.
Conclusioni e possibili approfondimenti
Le tre specie di insetti considerate nel presente studio hanno mostrato caratteristiche interessanti dal punto di vista nutrizionale; in particolare, il verme della farina minore e il verme della farina si distinguono per un elevato contenuto proteico (soprattutto Alphitobius diaperinus), mentre il super verme mostra un alto tasso di contenuto lipidico; inoltre, è stata registrata una maggiore proporzione di PUFA della serie n-3 rispetto agli altri acidi grassi, così come una maggiore concentrazione di vitamine liposolubili. Tuttavia, è stata registrata una maggiore quantità di SFA. Rispetto alle fonti proteiche animali più comuni, come uova e carne, Alphitobius diaperinus e Tenebrio molitor rappresentano buone fonti proteiche, il che porta al loro utilizzo come alternative alimentari e mangimistiche. Degno di nota è il fatto che, pur contenendo una percentuale inferiore di proteine, anche le larve di Zophobas morio sono comunque paragonabili alle uova e alla carne di pollo.
Da un punto di vista microbiologico, nelle larve studiate non sono stati rilevati batteri nocivi o patogeni di origine alimentare. Le differenze nel metabolismo dei composti chimici mostrate dalle tre specie allevate sullo stesso substrato evidenziano il potenziale degli insetti di rispondere a diverse domande derivanti dal settore alimentare e dei mangimi.
I risultati evidenziano l'elevata plasticità delle specie di insetti studiate e il potenziale di adattamento dei risultati finali in relazione alle caratteristiche richieste nei prodotti finali, anche in relazione al loro utilizzo come alimenti o mangimi. Questa caratteristica gioca un ruolo chiave nel settore degli insetti, poiché l'allevamento e le fasi di lavorazione possono soddisfare le strategie e le esigenze di marketing, liberando il potenziale degli insetti.
Fonti:
Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "Chemical composition, fatty acid profile, antioxidant content, and microbiological loads of lesser mealworm, mealworm, and superworm larvae" presente sull'Italian Journal of Animal Sciences ed è consultabile in versione integrale al seguente link: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1828051X.2023.2293856?src=exp-la
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